Coronavirus e S. Messe – Comunicato dei Vescovi Italiani

Riportiamo di seguito e per esteso il comunicato della Conferenza Episcopale Italiana inerente il Decreto della Presidenza di Ministri per contrastare la diffusione del Coronavirus. Appena possibile daremo ulteriori specificazioni e chiarimenti su come la nostra parrocchia intenderà procedere. Nell’attesa di ciò affido tutti voi e le vostre famiglie alla benevolenza del Padre che sosterrà di certo il cammino dei suoi figli.

d. Alessandro

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Che questo digiuno, più duro di ogni digiuno, ci converta nel profondo,
ci aiuti a ritrovare la fede dei martiri, l’ardore degli innamorati,
ci unisca alla comunità perseguitate,
a quante non possono celebrare per mancanza di preti,
ci apra la mente e il cuore
per capire quale dono abbiamo fra le mani,
quale sorgente inesauribile custodiamo
troppo spesso con colpevole indifferenza.
Sia, questo tempo di digiuno, desiderio,
fiamma che si ravviva, attesa della Pasqua.

(Paolo Curtaz)

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COMUNICATO CEI

 

La Chiesa che vive in Italia e, attraverso le Diocesi e le parrocchie si rende prossima a ogni uomo, condivide la comune preoccupazione, di fronte all’emergenza sanitaria che sta interessando il Paese.

Rispetto a tale situazione, la CEI – all’interno di un rapporto di confronto e di collaborazione – in queste settimane ha fatto proprie, rilanciandole, le misure attraverso le quali il Governo è impegnato a contrastare la diffusione del “coronavirus”.

Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, entrato in vigore quest’oggi, sospende a livello preventivo, fino a venerdì 3 aprile, sull’intero territorio nazionale “le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”.

L’interpretazione fornita dal Governo include rigorosamente le Sante Messe e le esequie tra le “cerimonie religiose”. Si tratta di un passaggio fortemente restrittivo, la cui accoglienza incontra sofferenze e difficoltà nei Pastori, nei sacerdoti e nei fedeli. L’accoglienza del Decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica.

Roma, 8 marzo 2020